Alla quinta commissione, assessore Canali: trasferire le nostre buone pratiche
In Provincia di Venezia nella sede del Centro Servizi di Mestre si è riunita la quinta commissione provinciale (Protezione civile, Ambiente, Ecologia, Caccia e Pesca,) presieduta dal consigliere Diego Vianello per esaminare l’evoluzione normativa nell’ambito del servizio provinciale della Protezione civile.
Hanno partecipato ai lavori l’assessore provinciale competente Giuseppe Canali e il dirigente competente Massimo Gattolin e la funzionaria provinciale Chiara Fastelli.
L’assessore alla protezione civile Giuseppe Canali: «E’ stato importante approfondire nel corso della seduta alcuni temi, quali la corretta applicazione delle procedure da attivare da parte dei Comuni in presenza degli avvisi meteo di condizioni avverse; il piano della ricerca di persone scomparse, alla luce delle novità normative; i corsi sulla sicurezza per i volontari di protezione civile previsti dal decreto legislativo 81/08; l’impiego della protezione civile in eventi a rilevante impatto locale».
Di seguito, in sintesi, i principali punti della legge.
La norma ha definito i soggetti istituzionali e gli organi territoriali coinvolti nelle attività di previsione e prevenzione del rischio e di gestione dell’emergenza: si tratta dei Centri Funzionali Decentrati. Ha inoltre stabilito gli strumenti e le modalità con cui le informazioni relative all’insorgenza e alla evoluzione del rischio idrogeologico ed idraulico, devono essere raccolte, analizzate e rese disponibili alle autorità coinvolte. Per quanto riguarda la Regione del Veneto il Centro Funzionale Decentrato è attivo dal 2009. Sono state illustrate le varie prescrizioni di protezione civile nei tre diversi casi di dichiarazione dello stato di attenzione, dello stato di preallarme, dello stato di allarme e le procedure che il Servizio Provinciale ed i Comuni sono chiamati a mettere in atto.
Nel marzo 2011 è stato sottoscritto presso la Prefettura di Venezia il piano provinciale per la ricerca delle persone scomparse predisposto da un gruppo di lavoro cui ha preso parte anche la Provincia. Per agevolare le operazioni di ricerca nell’ambito del piano, la Provincia di Venezia ha provveduto all’acquisto di 15 gps da distribuire ai Vigili del Fuoco e alle componenti del volontariato di protezione civile che operano al loro fianco nelle ricerche.
Con l’entrata in vigore del decreto legislativo 81/2008, solo il volontario che ha frequentato il corso base sicurezza può legittimamente essere impiegato dal legale rappresentante della sua organizzazione (sindaco o presidente associazione) di appartenenza nelle attività di protezione civile. Al fine di collaborare attivamente con i Comuni del territorio, la Provincia di Venezia ha organizzato nel corso del 2013, venti corsi sulla sicurezza che hanno permesso di formare oltre 750 volontari.
La direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 novembre 2009 ha previsto che in caso di manifestazioni circoscritte al territorio di un solo comune, o di sue parti, che per loro dimensione possono comportare grave rischio per la pubblica e privata incolumità, sia in ragione dell'eccezionale afflusso di persone ovvero della insufficienza delle vie di fuga, i sindaci possono ricorrere all'utilizzo dei volontari di protezione civile, purché tale evento ad elevato impatto locale, sia previsto nel piano di protezione civile a livello comunale e sia contestualmente istituito il Centro Operativo Comunale (C.O.C.).
Sempre nello spirito di collaborazione con i Comuni del territorio provinciale, il servizio provinciale alla Protezione Civile ha predisposto alcune linee guida per la stesura della pianificazione per tali tipologie di eventi, e ha inoltre realizzato come primo “piano tipo” quello messo in atto per la manifestazione Venice Marathon.