Venerdì 7 febbraio la Provincia di Venezia ha inviato in Regione del Veneto - Unità di progetto della Protezione civile - la relazione con una prima stima dei danni causati dal maltempo subiti dai Comuni del Veneziano.
Gli eventi meteo dal 30 gennaio hanno interessato anche il territorio veneziano, con situazioni di criticità concentrate in particolare nell’area del Veneto Orientale, dove i comuni hanno provveduto ad emanare ordinanze di evacuazione. Ben 10 mila sacchi di sabbia sono stati forniti dalla Provincia per far fronte alle diverse emergenze del territorio.
Le operazioni sono state eseguite congiuntamente dal Servizio provinciale di protezione civile, dalla polizia provinciale e dal servizio viabilità della Provincia, oltre che nei giorni 3 e 4 febbraio dalla sala operativa attivata nella sede del Centro operativo del Comune di San Stino, dove si presentavano i maggiori problemi.
Le piene dei corsi d’acqua hanno sfiorato in alcuni punti la tracimazione (canali Malgher, Loncon nel Veneto orientale) e altri sono tracimati (canali Rio Fosson, Melonetto, Veneto orientale, scoli Cavin, Caselle e Caltana a Santa Maria di Sala). Numerose sono state le manifestazioni di sofferenza delle arginature con presenza di fontanazzi ed infiltrazioni. A seguito di questa situazione e della preoccupante instabilità degli argini, i sindaci dei Comuni di Annone Veneto, di Santo Stino di Livenza e Chioggia (Punta Gorzone) hanno emanato ordinanze di evacuazione che hanno interessato 15 cittadini ad Annone Veneto, 100 (da ordinanza) a Santo Stino, e 31 in Chioggia. In tutti i casi sono state poste a disposizione strutture comunali o private per la ricettività ma la maggioranza degli evacuati si è sistemata presso abitazioni di parenti o amici. Vista la situazione di criticità nei Comuni di San Stino di Livenza e Torre di Mosto sono state emanate altresì ordinanze di chiusura delle scuole. Sono state allagate alcune aree urbane, dove le arginature non erano sufficienti, interessando anche alcune abitazioni ed estese aree agricole del territorio di Annone Veneto, San Stino di Livenza, Portogruaro, Gruaro, Concordia Sagittaria, Fossalta di Piave, San Donà di Piave, Ceggia, Meolo.
Vanno segnalati i danni subiti dal territorio agricolo a seguito della permanenza delle acque uscite dai canali, che incideranno sulle coltivazioni a seminativo di cereali autunno soprattutto nelle zone di Mirano, Scorze’ e Cavallino-Treporti. Altri danni subiti anche dai vigneti, particolarmente pregiati nella zona di Annone e Lison. Ulteriori problemi sono stati causati dalle mareggiate che hanno interessato il territorio costiero, con la conseguente erosione di importanti tratti di spiagge, per le quali dovrà essere operato, dopo adeguata pulizia, idoneo ripascimento in vista dell’imminente stagione estiva, con conseguenti oneri, oltre che la rimozione di tonnellate di rifiuti spiaggiati, in particolare quelli lignei. Al momento non si registrano danni su infrastrutture pubbliche o strategiche del territorio.
L’assessore provinciale alla protezione civile Giuseppe Canali ha commentato: «Si tratta di un primo bilancio dove abbiamo raccolto una parte delle istanze provenienti dalla amministrazioni comunali colpite dal maltempo dei giorni scorsi. Dalla settimana prossima proseguiremo a raccogliere e quantificare le ulteriori richieste provenienti dai Comuni del territorio per completare la stima dei danni che hanno interessato soprattutto l’area del Veneto orientale. Altra criticità è rappresentata dallo spiaggiamento di rifiuti, in particolare quelli lignei, che costituiscono un enorme costo economico per il loro smaltimento, essendo classificati come rifiuto speciale. Circa il problema del loro smaltimento abbiamo suggerito alla Regione di applicare le indicazioni contenute nel parere “Ispra” (il n. 1128 del 9/1/2014) con cui si dice al Ministero dell’Ambiente che, previa ispezione visiva da parte della Polizia locale ai fini della verifica dell’assenza di materiali estranei, il materiale ligneo può essere messo a disposizione dei cittadini per il successivo riutilizzo».
Anche la presidente della Provincia Francesca Zaccariotto, che nei giorni scorsi ha effettuato diversi sopralluoghi sulle zone particolarmente colpite dalle abbondanti precipitazioni ha sottolineato: «Stiamo costantemente monitorando la situazione per capire come e dove intervenire, soprattutto nel caso ritorni l’emergenza maltempo nei prossimi giorni. E’ doveroso ringraziare i 700 volontari della protezione civile che in questi giorni hanno lavorato senza sosta per tutelare il territorio, e i cittadini in difficoltà, la polizia provinciale, i tecnici e gli operai dell’amministrazione provinciale, oltre a tutte le altre persone che hanno svolto un ruolo a dir poco encomiabile. Soprattutto si sono dimostrati pronti e preparati davanti alle emergenze».